Da AISE:

STOCCARDA\ aise\ – “Aver appreso della decisione di ieri del Consiglio dei Ministri di rinviare le elezioni per il rinnovo dei Comites ad aprile 2015 mi ha lasciato esterrefatto e senza parole”. A scrivere è Carmelo Pignataro, candidato nella lista Forza Italia per il Comites di Stoccarda.

“Che questo meccanismo di pre-iscrizione nell’elenco degli elettori con tanto di fotocopia del documento, e senza vera e propria informazione capillare, non potesse funzionare e che sarebbe stato un disastro, l’avevamo detto in tutti i modi possibili e immaginabili”, continua. “Non ci voleva un mago per predire le dimensioni della catastrofe. Che avrebbe votato il 2-3 % al massimo si sapeva. Anche noi auspicavamo una massiccia partecipazione al voto per legittimare i Comites. Per questo volevamo un rinvio al 2015 prima che tutta la macchina partisse. Di fronte a tutto questo il Governo ha fatto orecchie da mercante e ha indetto in fretta e furia le elezioni senza voler ascoltare chi conosce bene la materia in causa”.
“Di fronte al disastro annunciato e a macchina elettorale in corsa, – argomenta Pignataro – incredibilmente, hanno rimandato le elezioni 2015, aprendo errore dopo errore la porta a molteplici ricorsi. Le liste non ammesse entro il termine per mancanze di firme valide potranno rifarsi? Senza contare le circoscrizioni senza liste! Non hanno avuto minimamente rispetto per il lavoro delle persone e per le istituzioni stesse, a cui dicono di tenere, tirandole ancora di più nel ridicolo. Non si è mai visto fermare una macchina elettorale in corsa o mandandola ai tempi supplementari, come dicono loro. Semplicemente ridicoli!”.
“Sentendo elementi del PD all’estero congratularsi con il ministro Gentiloni per la “saggia decisione di rinviare il voto” – conclude Pignataro – siamo di fronte al paradosso. Si congratulano per le proprie incapacità e inettitudini che hanno buttato l’intera comunità oltre confine nel baratro? Bravi, complimentatevi pure… Se l’esempio del Comites ci fa capire in quali mani incompetenti siamo capitati, beh, prima tolgono il disturbo, meglio è…”. (aise)